Traslocare in una nuova casa richiede pazienza e organizzazione nei mesi precedenti e successivi al trasferimento. Una delle incombenze meno piacevoli per gli utenti che traslocano è provvedere anche al trasloco delle utenze domestiche. La cosa importante da sapere è che i contatori della luce e del gas non possono essere trasportati da un luogo all’altro. Avere, quindi, ben chiaro l’iter da svolgere per ottenere il passaggio e quali documenti tenere a portata di mano affinché il trasferimento avvenga nella maniera corretta, può fare la differenza.
Dopo aver completato le pratiche burocratiche, dovrai preoccuparti delle utenze luce e gas. Per effettuare le operazioni di attivazione di una fornitura serve un periodo di tempo che varia da un minimo di una settimana, ad un massimo di due mesi. https://luce-gas.it/confronto/migliore-offerta-gas
Per attivare le utenze di luce e gas serve come prima cosa scegliere il fornitore che offra l’offerta migliore: sarà questo che si occuperà di rivolgersi al distributore di zona, che a sua volta metterà in funzione il contatore dando inizio al contratto di fornitura.
Come fare il contratto di luce e gas della nuova casa?
Per quanto riguarda luce e gas la prima cosa da capire nella nuova casa è se i contatori sono presenti e successivamente se sono attivi o meno. La procedura per procedere alla sottoscrizione del contratto varia a seconda dei casi in cui puoi trovarti; vediamo quali sono tutte le situazioni possibili.
1. Allacciamento: contatore non presente
Qualora ti stia trasferendo in una casa mai abitata prima, è probabile che questa sia sprovvista del contatore. In tal caso dovrai procedere all’allacciamento della fornitura. Dopo aver consegnato i documenti, la società di distribuzione ti contatterà per fissare se necessario, un sopralluogo ai fini dell’allacciamento. In base alla tipologia dei lavori da realizzare cambia il tempo necessario per l’allaccio:
15 giorni lavorativi dalla data di ricevimento dell’accettazione se si tratta di lavori semplici (interventi facili come ad esempio l’installazione del contatore o il prolungamento di un cavo/tubo)
60 giorni lavorativi in caso di lavori complessi (interventi di tipo strutturale come ad esempio il passaggio di cavi/tubi sotto terra o dentro i muri)
2. Subentro: contatore presente e non attivo (attivato nel passato)
Questa è la situazione più semplice e diffusa. Il nuovo inquilino trova il contatore non attivo, e quindi, chiuso dal precedente inquilino. La procedura da richiedere in questa circostanza è il subentro di luce e gas. Una volta avviata la pratica di attivazione, questa avviene in massimo 7 giorni lavorativi per la luce e massimo in 12 per il gas.
3. Voltura: contatore presente, attivo, ma intestato ad un’altra persona
Se invece il contatore è presente, ed è attivo, dovrai effettuare la voltura, ovvero un cambio di intestatario. Per farlo dovrai contattare il fornitore scelto dal precedente inquilino con i dati di entrambe le persone e quelli dell’utenza (indirizzo e numero cliente o POD). Con questa operazione cambia solamente il nome al contratto, accettando automaticamente le condizioni economiche del vecchio inquilino.
E’ importante ricordare che si può effettuare contestualmente la voltura più il cambio fornitore. Infatti l’utente ha a disposizione tantissime offerte della luce e offerte gas nel Mercato Libero, che garantiscono la soluzione migliore per le proprie esigenze.
4. Prima attivazione: contatore presente e non attivo
Questo è il caso classico di una abitazione nella quale il costruttore ha richiesto solo la posa del contatore senza mai attivarlo. Questa operazione si chiama “prima attivazione”, e serve ad attivare per la prima volta il contatore.
Per quanto riguarda la prima attivazione del gas è prevista una procedura particolare per motivi di sicurezza e i tempi potrebbero allungarsi rispetto alle 2 settimane.