Come investire in pubblicità sui Social Network?

Crescono gli investimenti in social media advertising (SMA), anche se ancora con molti dubbi e perplessità, legate soprattutto alla gestione dei budget, al calcolo del ritorno di investimento e alle metriche da utilizzare per capire le performance e interpretare i risultati ottenuti. In generale il SMA è considerato una metodologia tattica promettente, la cui efficacia effettiva è ancora però poco nota e decifrabile.

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Questo in sintesi il quadro che emerge dalla ricerca condotta da Nielsen sui trend per il 2013 relativi ad investimenti e budget di spesa relativi alle inserzioni pubblicitarie veicolate tramite i principali social media (facebook, twitter, linkedin, adwords per i video). La ricerca è stata condotta su un campione di più di 500 digital marketing & media professionals di origine statunitense (forse rendendo così meno attendibili i dati per lo scenario europeo?), nel periodo settembre-ottobre 2012, tramite sondaggio condotto via email. Pur non essendo particolarmente aggiornata ci è sembrato utile presentarla comunque alla luce delle questioni che apre e che sono oggetto di acceso dibattito.

Abbiamo identificato 3 topic per descrivere i nodi principali emersi dalla ricerca:

#1 – Gestire il Budget

Nonostante le percentuali di investimento rimangano basse (10%) rispetto alla spesa totale in adv, il 64% degli advertiser intervistati sostengono che il budget dedicato al SMA nel 2013 continuerà a crescere. Il 40% poi ritiene utile ri-allocare buona parte del budget investito nell’offline e nell’online display a favore di campagne gestite attraverso i canali social.

survey results about budgeting on paid social media advertising

Emerge un quadro di crescente interesse nei confronti del SMA, inteso come unamultipiattaforma tattica a supporto di strategie che integrano diversi formati e canali, anche se con riserve e una generale prudenza nell’allocazione di budget dedicato.

#2 – Integrazione multicanale e obiettivi

Considerato sempre di più come un modello tattico integrato, il SMA viene infatti utilizzato principalmente in conbinazione con altre tipologie di on line e offline adv: in particolare, le tre modalità di online adv cui meglio si associa il SMA sono, a parere degli intervistati, l’online display, l’online video e il mobile. Gli obiettivi collegati alle campagne sono legati in primis alla brand awareness e solo in secondo luogo alla possibilità di ottenere forme di interazione e di risposta diretta, come ad esempio prove di prodotti o aumento delle visite al sito.

Survey results about paid social media advertising objectives

Risulta abbastanza evidente come le attività di SMA non siano considerate come una tattica stand-alone ma come parte e elemento innovativo dell’architettura generale di campagne pubblicitarie multicanale che puntino a creare consapevolezza intorno ad un brand.

#3 – Roi, metriche e benchmark

Le risposte degli advertiser al sondaggio dimostrano ancora una volta che il tema del ROI è centrale e fortemente collegato alla definizione di metriche specifiche, utili a dimostrare l’andamento e i risultati delle campagne di adv: il 42% ritiene infatti che vadano utilizzate le metriche tipiche dell’offline combinate però con quelle specifiche dell’online; le metriche fino ad oggi prevalenti per misurare i risultati del SMA sono state fornite dal numero di “like”, “pins”, “views” e il classico “click-through” ma si stanno sempre più affermando modalità di misurazione che considerano l’aumento di “brand lift” (un incremento generale di consapevolezza, diffusione e sentiment positivo di un brand), ilnumero di vendite generate e la percentuale di condivisioni e repost di un contenuto.

survey results about metrics advertisers would like to use on paid social media advertising campaigns

Allo stesso modo, anche il tema del social media benchmark appare ormai decisivo per una comprensione più esaustiva possibile dell’andamento della campagne di SMA: il 44% degli advertiser dichiara che la disponibilità di un quadro più chiaro e trasparente dei benchmark di settore potrebbe favorire, anche lato cliente, l’incremento degli investimenti dedicati; in sostanza ancora troppo frammentato e diversificato il panorama delle fonti che forniscono studi e approfondimenti utili.

fonte
www.d4bmarketing.it

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