Redazione “Il Condominio Nuovo”
L’amministratore è legittimato a rimuovere gli abusi realizzati dal condomino sui beni in comune?
Secondo la Cassazione l’amministratore è legittimato ad agire in giudizio per fare rimuovere le opere abusive in violazione delle distanze, anche senza assemblea, in quanto rientri tra gli atti conservativi. Cass. 29.01.2014 N. 1956
L’amministratore è legittimato a resistere nel giudizio di impugnativa di delibera assembleare oppure è necessaria sempre l’autorizzazione o la ratifica assembleare del mandato conferito?
Ai sensi del combinato disposto degli artt. 1130 e 1131 c.c. l’amministratore è legittimato ad agire in giudizio per resistere all’impugnativa di una delibera assembleare senza specifica autorizzazione assembleare, trattandosi di una controversia che rientra nelle sue normali attribuzioni. Cass. 07.06.2011 N. 12300
Quali sono i limiti che incontra la rappresentanza (legittimazione passiva) dell’amministratore?
L’amministratore di condominio, essendo obbligato, ex art. 1130, comma 1, n. 1, c.c., a eseguire le deliberazioni dell’assemblea dei condomini, è autonomamente legittimato a resistere nelle conseguenti controversie, ai sensi del comma 1 dell’art. 1131 c.c., che, nei limiti delle attribuzioni stabilite dall’articolo precedente o dei maggiori poteri conferitigli dal regolamento di condominio o dall’assemblea, gli riconosce la rappresentanza dei condomini ( nel caso in esame la Corte ha ritenuto che l’amministratore rispondesse della corretta esecuzione dell’incarico della video ispezione delle canne fumarie e del maggior costo rispetto a quanto previsto in sede assembleare, non sussistendo la legittimazione esclusiva dei condomini a verificare l’esatto impiego dei fondi, in quanto incisi dal predetto danno). Cass. 11/05/2012 N. 7401
L’amministrazione della comunione è legittimato a stare in giudizio?
L’amministratore della comunione non ha il potere di rappresentanza processuale dei comunisti, a meno che tale potere non gli sia attribuito nella delega di cui all’art. 1106 c.c., comma 2 mancando in materia di comunione la espressa attribuzione di poteri ex art. 1130 c.c. che invece sussiste per l’amministratore. Cassazione 03/04/2014 N. 7812
Articolo tratto dalla rubrica “Domande e Risposte” de “Il Condominio Nuovo”. Per leggere molti altri interessanti articoli collegati a: shop.ilcondominionuovo.it e abbonati alla rivista.