Lo scenario precedente all’ondata virale, con la leggera crescita dell’erogazione dei mutui (circa 53 mld di euro) lasciava ipotizzare un’andamento costante ed anch’esso in leggera crescita del mercato immobiliare, ma i due scenari futuri soft e hard, elaborati da Nomisma, mostrano delle importanti recessioni che cresceranno ancora nel 2021 e renderanno difficile il ritorno alle condizioni originarie.
Nel 2020 le compravendite nel comparto residenziale subiranno un calo molto brusco, con la perdita di quasi 50.000 operazioni nello scenario soft e di quasi 120.000 in quello hard.
Stesso crollo drammatico è previsto per gli investimenti corporate: ipotizzando i due scenari, nel 2020 queste perderanno 2,6 mld e 5,8 mld di euro. Cifre che, nell’arco del triennio 2020-2022, arriveranno a 9,4 mld e 18,3 mld.
Per quanto riguarda il settore residenziale, le stime di Nomisma prevedono nei prossimi anni una perdita tra i 54,5 e i 113 mld di euro di fatturato (che nel 2020 è compresa tra i 9,2 e i 22,1 mld).
Con riferimento ai prezzi, l’Osservatorio riporta flessioni medie comprese tra il -3% ed il -10% nel triennio, con il 2022, che potrebbe vedere una timida attenuazione del calo.
Antonio Crescenzo
Presidente
Tamarin Scarl