Milano design – Trend dal Salone del Mobile 2015

Eventi, grandi nomi, red carpet e illustri sconosciuti travestiti da intenditori. Il circo della Milano design week 2015 volge al termine e noi di Dalani siamo pronti a tirare le somme. Un evento, quello del Salone del Mobile e Fuorisalone, che si è caratterizzato per la peculiare tendenza alla riscoperta, alla celebrazione del passato, soprattutto delle eccellenze italiane. Il tutto filtrato da uno sguardo volto al futuro, in una sorta di ricordo assertivo che ha dettato legge nel settore del design, living e arredamento. Ecco, passo dopo passo, la “gold selection” di Dalani.

Milano design week 2015 – Un anno di luce
L’illuminazione si conferma protagonista assoluta. Vincitrice annunciata della corsa al trend, nell’ambito della Milano design week 2015, in quello che l’ONU ha proclamato anno della luce. Non solo come simbolo di vita, civiltà e spiritualità. Ma anche quale risorsa fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico. Neanche a dirlo, i più grandi creativi hanno fatto propria tale filosofia per presentare la loro interpretazione di cotanto imperativo di stile.

 

Una casa di luce? Questione di Kurage
La ricerca della leggerezza si trasforma in una visione onirica, ipnotica, con Kurage. La nuova lampada da tavolo by Foscarini creata da Nichetto e Nendo. Il nome deriva dal termine giapponese con il quale viene chiamata la medusa, la cui ispirazione appare più che evidente nelle gambe snelle e allungate e il corpo etereo dell’accessorio.

 

Lampada Kurage by Nichetto e Nendo – Foscarini

La base è costituita da quattro gambe sottili in legno di frassino con finitura naturale. Una combinazione in grado di enfatizzare ulteriormente l’estetica delicata dell’oggetto. Il diffusore è realizzato in washi, pregiata carta giapponese fatta a mano, che si distingue per il grande effetto di calore con il quale impone delicatamente la sua presenza anche in ambienti importanti. Decisamente una creazione dedicata alla casa dal fascino intellettuale, “della quale, per affinità, si può cadere innamorati”.

 

Il light design di THE FLOS GALLERY

Una vera galleria d’arte con un giardino nascosto quella presentata da FLOS. Un’installazione poetica e scenografica, creata dal designer e artista Ron Gilad, in cui la luce si eleva ad elemento strutturale, quasi scultoreo. Un anonimo cubo bianco che dall’esterno non svela niente del suo contenuto, trovando nel suo carattere anonimo il proprio incantesimo.

FLOS Architectural

Un luminoso universo concettuale nel quale si incontrano astri del calibro di Philippe Starck, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Antonio Citterio e Jasper Morrison.

 

Lampada Serena by Patricia Urquiola per FLOS

Lo stand agisce come un punto d’incontro tra due mondi che tendono a contraddire l’un l’altro: quello commerciale e quello artistico“, spiega Ron Gilad. “Il mio obiettivo era di costruire un ‘ponte’ che unisse queste due parti. In generale si ha l’impressione di entrare in un museo e di vivere l’esperienza di un’installazione in cui ogni lampada è concepita come una scultura creata da un artista. Una scultura che ha un valore aggiunto: la capacità di avere una funzione, cioè di illuminare non solo la nostra mente o la nostra anima, ma anche lo spazio che ci circonda fisicamente“.

 

Kelvin Edge By Antonio Citterio Per FLOS

Kartell: la casa omaggia Ettore Sottsass e Memphis

Con la geniale semplicità di cui è capace solo l’estro del Made in Italy, Kartell stupisce e diverte con un omaggio a due icone del design mondiale: Ettore Sottsass e il movimento Memphis Milano.

Kartell

Da un lato, il brand celebra il genio creativo di Sottsass riproponendo fedelmente una serie di vasi e lampade creati dal maestro del design, capace come nessuno di combinare praticità e divertimento. Dall’altro, la trasparenza di Kartell incontra le geometrie ironiche del movimento Memphis in una fantasia di imbottiti. Il tutto su uno sfondo marmoreo che riprende uno dei trend più forti delle ultime stagioni, quello della matericità. Un contrasto perfettamente in grado di mettere in risalto, tra vetri, cuscini e lampade barocche, il gioco di citazioni di due pilastri della creatività dedicata alla casa e al living. La Milano design week si traduce così in un pezzo di storia che si ripropone per dettare tendenza.

Kartell

Grandi classici riproposti e riattualizzati, quindi, attraverso un vero trend che accomuna Kartell ai colori di Missoni con il suo “Mirroring – Patchworks and optical illusions”, collezione di installazioni e complementi presentata, in occasione della Milano design week, presso lo showroom in via Solferino 9. Il filo conduttore è qui la texture “pied de poule” che trova la sua connotazione moderna nell’abbinata con accessori e oggetti fluo.

Missoni Home

Milano design week: trend dal passato

Cosa c’è di più avantgarde di uno sguardo al passato per scoprire i trend del futuro? Una domanda che la Milano design week si è posta quale fil rouge per un Salone del  Mobile e dintorni in cui la celebrazione di ciò che è stato ha dettato tendenza. Lo stesso sguardo che Moroso ha riproposto in Vis à Vis, selezione di pezzi iconici del brand reinterpretati e messi in relazione con una serie di opere d’arte.

Moroso

Una sfilata del ricordo quindi, mai così attuale, anche quella che racconta gli ottanta anni di storia di Molteni & C. “80!Molteni!” mette in scena, infatti, per la prima volta, l’esperienza, la qualità e l’innovazione di un brand nato negli anni ’30 come bottega artigiana, per diventare un simbolo di creatività in tutto il mondo. Un percorso nel quale sono presentati i prodotti iconici delle quattro realtà che compongono il marchio: Molteni & C, UniFor, Dada e CITTERIO.

Vitra

Cambio di rotta per Vitra, che risale la corrente nostalgica del Salone per una svolta più Urban. Si ispira infatti al concetto di “magazzino” il nuovo design dello stand del brand. Soggetto indagato anche, e soprattutto, attraverso le strutture espositive.

Milano design week: ricordi olfattivi

Ma il viaggio sensoriale attraverso il tempo di questa Milano design week prosegue anche sull’impalpabilità di un percorso olfattivo. The Garden of Wonders. A Journey Through Scents. Questo l’evocativo nome della mostra, la cui organizzazione è affidata a Ferruccio Laviani, creatore, per l’occasione, di un museo diffuso in cui ogni parte comunica con l’altra e con il giardino sede dell’evento, nel cuore del quartiere Brera. Un percorso multisensoriale che parte dall’olfatto, “Dove profumi custodiscono altri profumi, dalla natura all’alchimia, dall’originale allo straordinario“, spiega l’architetto Laviani.

 

La mostra è la seconda parte del progetto globale “Made in…”, un tour investigativo sul rapporto virtuoso tra il design contemporaneo e l’eccellenza dei piccoli produttori ai quattro angoli della terra. La storia del profumo è la storia di materie prime provenienti da tutto il mondo. A ciascuna installazione è stata abbinata una nuova fragranza ideata da Gérald Ghislain, fondatore del marchio Histoire de Parfums. Ghislain ha combinato l’impatto visivo del lavoro dei designer alle reminiscenze delle profumazioni storiche dando nuova vita a profumi ormai scomparsi, come ha raccontato alla nostra Style Director, Margot Zanni.

 

Margot Zanni, Style Director di Dalani, con Gérald Ghislain

Tra passato e contemporaneo

Uno sguardo al passato, certo, ma con una prospettiva al futuro che porta con sé il genio della contemporaneità. La Triennale di Milano alza il sipario su “The Art of Living”, allestimento che mette in scena il dialogo tra le eccellenze del design contemporaneo e i nuovi linguaggi della decorazione.

 

Firmata dal Team di Living – Corriere della Sera, con l’allestimento di Migliore+Servetto Architects, “The Art of Living” racconta l’evoluzione dei modi di vivere la casa, non solo come set immutabile ma come spazio in continuo divenire, in cui si crea un equilibrio tra colore, design e decor.

 

35 designer e architetti hanno realizzato per questo progetto dei pattern, proiettati per allestire lo sfondo dei 12 set domestici dando vita a una Wunderkammer, in cui si susseguono flussi di immagini, colori e texture che fanno del design il protagonista di una vera e propria esperienza avvincente e coinvolgente.

 


Alessandro Balia- dalani.it

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