Con la riforma normativa del 2023, l’impugnazione delle delibere assembleari condominiali è stata ulteriormente regolamentata per chiarire le modalità corrette di ricorso. Attualmente, il solo atto valido per presentare un’impugnazione è la citazione, come stabilito dalle più recenti sentenze della Corte di Cassazione. Le novità 2025 su impugnazione delibere e tabelle millesimali sono fondamentali per comprendere le modalità aggiornate di contestazione e modifica delle decisioni condominiali.
Le regole principali
L’articolo 1137 del Codice Civile prevede un termine massimo di 30 giorni per impugnare la delibera:
- Per i presenti in assemblea, il termine decorre dalla data di approvazione.
- Per gli assenti, il termine inizia dalla data di ricezione del verbale.
- Solo l’amministratore può essere convenuto in giudizio in caso di vizi o irregolarità, evitando il coinvolgimento di tutti i condomini.
Validità del ricorso con modalità diverse
Le Sezioni Unite della Cassazione hanno chiarito che un ricorso impropriamente proposto (come tramite semplice “istanza”) può essere comunque accettato solo se rispettati i termini previsti per la notifica.
Impugnazione delibere e tabelle 2025: Maggioranze e Modifiche
Le tabelle millesimali sono uno strumento essenziale per ripartire spese e diritti di partecipazione. Tuttavia, le norme vigenti hanno introdotto maggiore chiarezza su come modificarle o approvarle.
Quando è richiesta la Maggioranza Per l’impugnazione delle delibere e tabelle 2025
L’approvazione o modifica delle tabelle millesimali non richiede più l’unanimità, se non nei casi specifici di rettifiche dovute a errori. La maggioranza qualificata richiesta è quella prevista dall’articolo 1136, comma 2, del Codice Civile:
- Maggioranza dei presenti in assemblea, rappresentanti almeno la metà del valore millesimale totale.
Quando è necessaria l’unanimità?
La necessità di consenso unanime si applica solo quando le modifiche:
- Non derivano da errori oggettivi nei calcoli originali.
- Non si basano su cambiamenti fisici o funzionali delle unità immobiliari, come sopraelevazioni o variazioni d’uso.
Errori che giustificano una revisione
La Corte di Cassazione ha precisato che gli errori essenziali che possono portare alla revisione delle tabelle includono:
- Discrepanze nei calcoli di superficie o cubatura.
- Errori di misurazione o planimetria.
- Erronea attribuzione di una destinazione d’uso diversa dalla reale.
Gestione Condominiale: Nuove Opportunità
Le norme vigenti promuovono la trasparenza nella gestione condominiale, imponendo agli amministratori di:
- Rendere disponibili i documenti online tramite portali condominiali.
- Garantire che le modifiche alle tabelle millesimali siano comunicate chiaramente ai condomini.
FAQ sulla impugnazione delibere e tabelle 2025
- Posso impugnare una delibera se non ero presente all’assemblea?
Sì, il termine per impugnare decorre dalla data di ricezione del verbale. - È necessario il consenso unanime per approvare nuove tabelle millesimali?
No, è sufficiente la maggioranza qualificata, tranne in casi specifici di tabelle contrattuali. - Cosa succede se le tabelle millesimali sono errate?
Possono essere modificate per correggere errori di calcolo, misura o destinazione d’uso.